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accumulatore 1 (sm.)
Dispositivo in grado di immagazzinare energia elettrica, termica o idraulica e di restituirla a richiesta. L'accumulatore elettrico, o pila chimica secondaria, trasforma l'energia elettrica in energia chimica e viceversa ed è formato da un contenitore isolante, o cella, contenente due elettrodi metallici, uno negativo, o catodo, e uno positivo, o anodo, immersi in un liquido detto elettrolita. Nel processo detto di carica, l'energia elettrica fornita da un generatore esterno subisce delle trasformazioni chimiche. Nel corso del processo opposto, o scarica, le sostanze chimiche prodotte reagendo liberano l'energia elettrica somministrata durante la carica. La capacità degli accumulatori ha come unità di misura l'amperora (Ah). Ogni carica e scarica produce la dissipazione di una certa quantità di energia sotto forma di calore. Il collegamento degli accumulatori è, in genere, seriale. I tipi più diffusi sono: accumulatore alcalino a nichel-ferro, con elettrodo negativo in Fe e positivo in idrossido di nichel e idrossido di potassio quale elettrolita; l'accumulatore alcalino a nichel-cadmio in cui il Cd prende il posto del Fe; l'accumulatore acido a piombo, con elettrodi in Pb e acido solforico quale elettrolita.
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