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antiparticella 1 (sf.)
In fisica è un corpuscolo elementare avente massa uguale a quella delle particelle ordinarie, dalle quali però differisce per alcune caratteristiche quantiche, che sono di segno opposto. Fu P. A. Dirac a postularne l'esistenza; la prima antiparticella isolata è stata l'antielettrone, o positrone, nel 1932. L'antielettrone e l'antiprotone differiscono dalle relative particelle ordinarie per la carica. L'antiparticella del neutrone, privo di carica, si differenzia nel rapporto giromagnetico. Il fotone e il mesone, infine, coincidono con la propria antiparticella. Se una particella incontra una propria antiparticella si verifica il fenomeno dell'annichilazione, che provoca la scomparsa delle due particelle e la produzione di energia corrispondente alla loro massa (E=mc2, secondo Einstein) ma di forma diversa. Per esempio, nel caso dell'annichilazione di una coppia elettrone-positrone si potrebbero formare due fotoni. Essendo il numero delle particelle enormemente superiore a quello delle antiparticelle, la vita di queste ultime è brevissima. La scoperta delle antiparticelle ha indotto l'ipotesi dell'esistenza di un mondo fisico parallelo al nostro e costituito di antimateria, nel quale il rapporto tra il numero delle antiparticelle e quello delle particelle è esattamente l'inverso; in questo mondo, sarebbero quindi le "nostre" particelle ad avere vita brevissima.
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