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floppy disk 1 (loc. sost. m. invar.)
In informatica è il nome dei supporti magnetici più comunemente utilizzati per la memorizzazione dei dati. Quelli attualmente in uso sono protetti da un contenitore di materiale plastico antistatico, hanno un diametro di 3,5" (circa 9 cm) e possono contenere 1,44 Mbyte d'informazioni. Nel passato recente la tecnologia informatica ha utilizzato numerosi altri tipi di floppy disk, caratterizzati da formati e capacità diverse, come per esempio quelli racchiusi in contenitori di cartone, del diametro di 5,25" (circa 13 cm) e con contenuto variabile da 170 Kbyte a 1,2 Mbyte. A differenza del nastro magnetico, che può memorizzare le informazioni solo in modo sequenziale, lo strato magnetico applicato sul supporto vinilico del floppy disk consente di memorizzare e leggere i dati con un sistema detto ad accesso casuale. La sua superficie è infatti suddivisa in tanti piccoli settori circolari (che vengono creati con l'operazione di formattazione) nei quali la testina magnetica di apposite periferiche (i drive) fraziona i dati da memorizzare in blocchi da 512 byte. Grazie alle informazioni registrate in uno speciale gruppo di settori chiamato FAT (File Allocation Table = tabella di allocazione dei file), è poi possibile ritrovare in lettura la giusta sequenza di memorizzazione dei dati, senza costringere il drive a rileggere tutti i settori del disco.
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