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monachesimo 1 (sm.)
Fenomeno diffuso presso quasi tutte le religioni e che prevede il ritiro dalla vita sociale, al fine di poter seguire la propria fede secondo un ideale di perfezione ascetica, vivendo isolati (eremiti) o in piccole comunità (cenobiti). I primi esempi di monachesimo cristiano si ebbero nel IV sec., con l'eremita Sant'Antonio in Egitto e con le prime comunità cenobite di San Paconio nella Tebaide. Basilio di Cesarea pose le regole, al cui fondamento sono la rinuncia a ogni forma di possesso, la castità e l'obbedienza. Nell'occidente, il monachesimo fu importato a Roma da San Girolamo, per poi diffondersi nell'Europa centrale con San Bonifacio e San Colombano. Nel VI sec. San Benedetto da Norcia con la Regola riformò le regole monastiche. Di particolare importanza la riforma clunicense del X sec. e quella cistercense del XII sec.
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